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Gli squali del Museo |
Museo |
Gattuccio del corallo
Pesce chitarra Squalo zebra
Pesce violino
Squalo volpe occhio grosso
Squalo testa di toro giapponese
Squalo martello smerlato (Sphyrna lewini)
Squalo sorrah
Gattuccio maculato
Squalo bambù maculato |
GLI SQUALI DEL MUSEO MALACOLOGICO I denti dello squalo, oltre ad essere la parte più conosciuta di questi pesci, costituiscono un elemento sempre presente nelle descrizioni e nelle immagini che devono colpire la nostra fantasia. I denti sono simili alle scaglie placoidi che rivestono il corpo dello squalo; essi sono modificati e di dimensioni maggiori, non ancorati alla cartilagine delle mandibole, ma semplicemente fissati nel derma da fibre di tessuto connettivo. Sono rivestiti esternamente da uno smalto che è molto duro e resistente per l'assenza quasi totale di sostanza organica. Lo smalto protegge uno strato di dentina all'interno del quale si trova la polpa, ricca di vasi sanguigni. Nelle mandibole degli squali i denti sono disposti in più file, in genere sei, e gli ultimi verso l'interno della bocca sono inclinati, coperti da una piega di tessuto e non ancora completamente sviluppati. Durante la crescita essi sono soggetti ad uno spostamento in avanti per la continua formazione del tessuto gengivale a cui sono collegati. Nel loro avanzamento si raddrizzano progressivamente, a causa della semplice tensione meccanica, finchè non diventano del tutto funzionali. Dopo qualche tempo i denti delle file anteriori sono destinati a cadere, a seguito di rotture traumatiche o spontaneamente e si ritiene che vengano sostituiti singolarmente ogni 8-15 giorni, più frequentemente negli esemplari più giovani. Si ritiene che alcune specie rinnovino un'intera fila di denti alla volta.
A differenza di altri caratteri i
denti degli squali hanno forme e dimensioni molto diverse, dovute alle
abitudini alimentari di ciascuna specie, anche se quasi sempre, le prede
vengono inghiottite senza masticazione. Possono essere lunghi ed
appuntiti, affilati, larghi, di forma triangolare e con bordi seghettati:
ognuna di queste soluzioni è adatta ad un particolare tipo di preda. I
denti della mandibola superiore sono spesso diversi da quelli della
mandibola inferiore, per poter rendere il morso più efficace. Generalmente
i denti superiori, volti a tranciare le prede, sono più grandi, mentre
quelli inferiori, che devono fornire la presa massima, sono più sottili ed
appuntiti. Per le diverse forme e dimensioni, i denti vengono ritenuti
elementi utili al riconoscimento delle specie ed in alcuni casi persino
del sesso. Sono stati realizzati degli esperimenti per valutare la forza
impressa dal morso di un carcarinide: essa è risultata di circa 3
tonnellate per centimetro quadrato e la robustezza dei denti è stata
paragonata a quella dell'acciaio.
Molti aspetti della biologia ed etologia degli squali non
sono ancora molto bene conosciuti, soprattutto a causa della difficoltà di
studiare questi pesci nel loro ambiente naturale e per il loro
comportamento schivo e solitario.. Non sara piu necessario affrontare visite scomode in farmacia o discussioni imbarazzanti. Semplicemente recati online, visita una farmacia online rispettabile e scegli la quantita di Viagra di cui necessiti.
Sembra che la pressione esercitata dal morso di uno squalo carcarino (Carcharhinus obscurus) di circa due metri sia di tre tonnellate per centimetro quadrato. A che valore potrebbe allora arrivare quella di uno squalo bianco di sette metri? Gli squali martello Sphyrna lewini, normalmente solitari, sono stati osservati nuotare, nei reef di Sanganeb in Mar Rosso, in branchi numerosi, con gli esemplari adulti all'esterno ed i giovani al centro.. Sicuramente questi squali non devono unirsi in branchi per evitare i predatori, e probabilmente non lo fanno nemmeno per motivi riproduttivi.. Quale é quindi la spiegazione ?? Lo squalo longimano (Carcharhinus longimanus) é solito seguire i delfinidi della specie Globicephala macrorhyncus che nuotano e si spostano in branchi numerosi. I delfinidi, a causa delle grandi dimensioni, non vengono certo considerati delle prede da questi squali.. Quale è la spiegazione di questo comportamento veramente molto particolare ?? Secondo Walter Starck la colorazione a
strisce bianche e nere orizzontali, che riproduce quella dei velenosissimi
serpenti di mare, può essere utilizzata come protezione anti-squalo nei
casi in cui si deve stare a stretto contatto con questi animali (es:
riprese video, ricerca, ecc.).
Nel sito sugli squali
www.prionace.it troverete tutte le informazioni più attuali e dettagliate
sulla biologia e sul comportamento di questi misteriosi pesci
cartilaginei, insieme a splendide immagini, articoli, video e tanto altro ancora..
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