Sabato 9 giugno ore 18
"Acquasantiere e Conchiglie dal '600 ad oggi"
Sabato 9 giugno, alle ore 18 sarà inaugurata la mostra "Acquasantiere e
Conchiglie dal '600 ad oggi, presso il Museo Malacologico di Cupra
Marittima che costituirà una nuova sezione, una mostra permanente con
oltre 250 reperti dal '600 ad oggi e provenienti da ogni parte d'Europa.
Ma perché acquasantiere in un museo naturalistico che si è conquistato
il nome di "Louvre delle conchiglie"? Chiarisce il direttore del museo
Tiziano Cossignani: "le prime acquasantiere sono state delle conchiglie,
contenitori dell'acqua benedetta, a ricordo del proprio battesimo, ecco
perché in alcune chiede ancora oggi una "Tridacna" contiene l'acqua
benedetta (Saint Suplice a Parigi ne contiene una il cui basamento è
stato realizzato dallo scultore Pigalle); già nel '600 i primi artigiani
utilizzavano conchiglie stilizzate, in Francia nell'800 la fusione di
alcune valve di Hyppopus e la "Tridacna" era alla base delle più comuni
acquasantiere.
In Germania i grandi artisti hanno prodotto grandi e bellissime
acquasantiere in porcellana, tanto ricercate che esistono molte copie
false e con marchi fantasma.
In Italia ogni centro ceramico ha prodotto e continua a produrre
acquasantiere dove la conchiglia è protagonista e qui possiamo parlare
dei centri principali: Montelupo Fiorentina con le robbiane; Castelli
con La Madonna di Pompei; Deruta, Caltagirone, Vietri, Grottaglie etc.
Alla mostra vi sono anche esempi di acquasantiere a conchiglia in
pietra, le più rubate nelle chiese e presenti nella lista dei
Carabinieri Nucleo Tutela Beni Culturali."
La mostra è permanente e le acquasantiere posso essere ammirate sempre
accanto ad un milione di conchiglie, perle, madreperle, ventagli, croci
e etc., in un percorso espositivo di quasi due chilometri, su una
superficie di 3000 metri quadrati-
In giugno il museo è aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore
16.00 alle ore 20.00. (info:
www.malacologia.org)
Marcelli al Museo
Malacologico
Patrizio Marcelli, l'artista sanbenedettese che da
molti anni sta portando avanti, con successi sempre crescenti, la
ceramica, sarà ospite, con una sua personale, alla mostra "conchiglie e
acquasantiere dal '600 ad oggi" che sarà inaugurata sabato 9 giugno,
alle ore 18, al Museo Malacologico di Cupra Marittima.
Marcelli sarà presente con 11 grandi acquasantiere realizzate dal 1985
al 2018, dove la terra cotta da povero materiale sublima in veri e
propri capolavori: le conchiglie, predisposte per contenere l'acqua
benedetta, figurano accanto ai segni della cristianità e del territorio
che li ospita: le tre torri che rappresentano Cupra Marittima, la mitra
ed il pastorale di San Basso, protettore del paese, il mare con le
barche e gli immancabili
gabbiani.
Una mostra nella mostra che costituirà l'evento dell'estate 2018,
ospitato in un nuovo spazio espositivo all'interno del Museo, progettato
dall'ing. Palestini. Le acquasantiere faranno compagnia a milioni di
conchiglie, ai dinosauri del museo riposizionati in un nuovo ambiente,
alle maschere e alle 9 mostre permanenti che hanno trasformato il Museo
Malacologico in una struttura incredibile con quasi 2 chilometri di
percorso espositivo.
Alla cerimonia inaugurale, tra gli altri, saranno presenti l'assessore
regionale alla cultura Moreno Pieroni ed il vescovo di San Benedetto del
Tronto Mons. Carlo Bresciani che ha scritto la prefazione del catalogo.
info: 3473704310
Una vita per la
malacologia
Il premio internazionale "Una vita per la
malacologia" sarà conferito, per il 2018, al malacologo veneziano Paolo
Russo, sabato 9 giugno alle ore 18, in occasione della inaugurazione
della mostra "conchiglie e acquasantiere da '600 ad oggi"
nell'auditorium del Museo Malacologico di Cupra Marittima.
Paolo Russo è nato il 12 agosto 1950 a Venezia dove tutt¹ora vive. Si
occupa di malacologia mediterranea da quasi quarant¹anni, approfondendo
nel tempo lo studio dei Fasciolariidae mediterranei.
Autore di una trentina di articoli scientifici e di un libro, ha
descritto 13 nuove specie di Gasteropodi mediterranei ed ha istituito un
nuovo genere.
Ha condotto oltre 20 campagne di ricerca nel Mare Egeo e 10 sulle coste
tunisine raccogliendo materiale, oltre che per la propria collezione
anche per molti istituti di ricerca tra cui l¹Università di Roma ed il
Museo di Storia Naturale di Parigi. Ha già destinato la sua collezione
di oltre 30.000 esemplari mediterranei al Museo di Bologna, a titolo
gratuito.
Da 9 anni fa parte del consiglio direttivo della Società Italiana di
Malacologia e da 7 ne è il presidente, fa inoltre parte del consiglio
direttivo della FISNA, Federazione Italiana di Scienze della Natura e
dell'Ambiente.
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